LE VARIETÀ DELL'ITALIANO IN ALCUNI MANUALI PER STRANIERI DIFFUSI ALL'ESTERO

Thursday, September 29, 2016

In : Italiano LinguaDue,

LE VARIETÀ DELL'ITALIANO IN ALCUNI MANUALI PER STRANIERI DIFFUSI ALL'ESTERO

 

Alessandra Cutrì

 

Abstract

 

Il presente contributo riporta i risultati di una indagine sulle varietà di lingua proposte nei corsi universitari d’italiano all’estero, attraverso l’analisi di quindici manuali e grammatiche per stranieri, impiegati presso le seguenti università: Universidad de Oviedo “Dante Alighieri” (Asturias-Oviedo, Spagna); Università statale “Goce Delcev” (Štip, Rep. di Macedonia); Youngstown State University (Ohio, USA); University College of Dublin (Irlanda); Università di Varsavia (Polonia); Universidad Autónoma de Baja California (Messico); DalarnaUniversity (Falun, Svezia). La raccolta delle informazioni è stata effettuata somministrando un questionario a docenti operanti all’estero negli aa.aa. 2013-2014 e 2014-2015. L’interesse di questa indagine è sia linguistico, sia glottodidattico. Dal punto di vista linguistico, è interessante osservare se i manuali usati all’estero propongano solo la varietà standard tradizionale (sul piano morfo-sintattico, lessicale e fonetico) o anche registri meno formali (vedi le brachilogie tipiche degli sms e i tratti della lingua colloquiale) e diverse varietà diatopiche. Da un punto di vista glottodidattico, è utile indagare quale varietà sia proposta agli studenti d’italiano LS, tenendo presenti da un lato le loro motivazioni e dall’altro alcuni aspetti tradizionalmente considerati ‘critici’ nell’insegnamento della nostra lingua, in particolare il rapporto norma-uso. Sintetizzando, si è notato come nei corsi universitari all’estero si dia spazio anche a tratti appartenenti a varietà informali (linguaggio colloquiale, linguaggio giovanile, lingua degli sms). Riguardo alle varietà diatopiche, dall’analisi è emerso che la varietà proposta all’estero è un italiano neo-standard in cui prevalgono tratti settentrionali, ai quali però talvolta si mescolano tratti centrali, prefigurando forse la formazione in fieri di un italiano moderno «neutro» anche a livello fonetico. Riguardo, invece, alla presenza di diverse attività esplicite sugli italiani regionali, è stata notata solo in pochi casi la tendenza a far riflettere su alcuni aspetti della variabilità dell’italiano.

 

The variety of italian in popular textbooks for foreigners used abroad

This paper reports the results of a survey on the varieties of language proposed in Italian language university courses abroad. Fifteen manuals and text books for foreigners used at the following universities were analyzed: Universidad de Oviedo “Dante Alighieri” (Asturias-Oviedo, Spain); State University “Goce Delcev” (Štip, Rep. of Macedonia); Youngstown State University (Ohio, USA); University College of Dublin (Ireland); University of Warsaw (Poland); Universidad Autónoma de Baja California (Mexico); Dalarna University (Falun, Sweden). The data was collected by administering a questionnaire to teachers working abroad during the 2013-2014 and 2014-2015 academic years. The survey focused on both language and language teaching. From a linguistic point of view, it was interesting to observe whether the text books used abroad only proposed traditional standard varieties (in morpho-syntactic, lexical and phonetic terms) or less formal registers (see the typical sms brachylogies and traits of colloquial language) and several diatopic varieties. From the point of view of language teaching, we investigated which variety was proposed to Italian FL students, taking into account, on the one hand, their motives and on the other, some of the traditionally considered ‘critical issues’ in the teaching of Italian, in particular the rule-use relationship. In brief, it was noted that university courses abroad also gave space to informal varieties (colloquial language, language used by young people, sms language). Regarding diatopic vareties, the analysis showed that the variety of Italian is predominantly northern neo-standard which, however, sometimes mingles with the language varieties of Central Italy, perhaps foreshadowing a “neutral” modern Italian, also in phonetic terms. With respect to regional Italian, only in a few cases was there a tendency to reflect on some aspects of variability in Italian

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