120 anni dalla nascita di Montale
Montale, 120 anni di silenzio per il Nobel genovese
di DONATELLA ALFONSO
Un Nobel non basta a guadagnarsi un ricordo ufficiale nel 120° anno dalla nascita, nella città dove si è nati. E se - per fortuna - i 120 anni dalla nascita del presidente Sandro Pertini sono stati ricordati con un programma ampio benché ancora non completo (altri eventi sono infatti in programma al di là delle Giornata pertiniane promosse dalla Regione), il centoventesimo compleanno del suo coetaneo Eugenio Montale, nato a Genova il 12 ottobre del 1896, passa praticamente sotto silenzio. In corso Dogali, sul grande palazzo in curva dove il poeta era nato, una targa in marmo sbiadisce tra sole e pioggia. Una scritta sobria, come peraltro Montale stesso: la targa apposta dopo la scomparsa, nel 1981, non fa alcun riferimento al Nobel assegnato nel 1975, mentre nel 1967 era stato nominato senatore a vita. Una conclusione importante della militanza civile nel Partito d'Azione, degli articoli sul Corriere della Sera; non solo Ossi di Seppia e rime poetiche, insomma, ma vita quotidiana del paese. La toponomastica genovese, peraltro, gli assegna l'auditorium del Carlo Felice e il tratto di strada su cui si affaccia. Uomo riservato, poeta scabro come quel paesaggio di Liguria - l'amata Monterosso in primo luogo - eternato in tante poesia. Va bene, la vita è come il muro con in cima i cocci di bottoglia, e la riconoscenza è roba rara, da queste parti; però. Va dato atto all'associazione A Compagna di aver dedicato, proprio oggi in uno dei suoi "martedì" all'Aula San Salvatore in piazza Sarzano, una conversazione di Luigi Surdich dedicata a “Montale, il Novecento. Per i 120 anni del nostro Premio Nobel”. Meno male, si può dire, che se n'è ricordato qualcuno in tv: domani 12 ottobre, la rubrica Il Giorno e la Storia in onda alle 8.30 su Rai Storia e in replica alle 11.15, 13.30, 20.30, 23.30, lo racconta. Un ripasso utile, per tanti.